martedì 9 dicembre 2014
martedì 5 agosto 2014
Moses Pendleton e Momix…
È un’idea alchemica di mescolare le cose e vedere cosa si sviluppa. A volte cambiando un solo elemento, come la musica o un costume, si può dare nuova vita ad ogni cosa. I Momix sono sempre un costante mix di musica, costumi, luci e ombre, video, danzatori, teatro, coreografia e illusione e come tutti questi elementi interagiscono e connettono.
Movimenti planari, creature non umane, danzatori con più arti, effetto di assenza di gravità, illusioni ottiche sorprendenti. Possiamo parlare di una dimensione extra-danza?
È una danza senza confini, potremmo dire così, e lo spettacolo ha sempre fatto parte della danza. Infatti, in realtà, io non penso in termini di danza, ma più in termini di immagini in movimento. Credo davvero che vada al di là della danza e diventi molto più teatro fisico, visuale.
La Sua fonte di ispirazione nel modo in cui estende le possibilità del corpo umano?
Ho sempre attinto le immagini dal mondo delle piante, degli animali e dei minerali. Il mio interesse consiste in come la forma umana si relazioni a forme non-umane.
Cosa è la natura per Moses Pendetlon e cosa è l’arte?
Sono interessato alla magia. E la natura, per sua natura, è illusionistica, cosa che mi ha sempre affascinato. Concordo con Monet – che la paesaggistica sia una forma d’arte.
Per Lei che importanza ha l’improvvisazione?
Noi utilizziamo l’improvvisazione per scoprire nuove idee e movimenti attingendo dall’inconscio. Inizialmente non si dovrebbe pensare troppo e bisognerebbe lasciare il corpo associare liberamente e rispondere organicamente alla musica o ad un arredo scenico e poi curare ed organizzare tutto il materiale grezzo generato da questo processo. La parte di improvvisazione è molto divertente. La cosa difficile è correggerlo ed organizzarlo in qualcosa che possa essere presentato sul palcoscenico.
Fantasia o realtà?
Come fantasista, la fantasia è la mia realtà.
Come converte il Suo mondo interiore in arte?
Attraverso l’interazione tra piante, persone, musica, attraverso l’interno e l’esterno la via è sempre aperta. Tendo a vivere all’esterno e portare me stesso all’interno quando sono in studio. E poi vedo cosa succede.
Il Suo processo di creazione ha origine da una sorta di necessità profondamente radicata nella Sua mente o da stimoli esterni?
Sono sicuro che lo devo fare, non so il perché. Ma ho bisogno di stimoli, tutti ne abbiamo bisogno.
È un’idea alchemica di mescolare le cose e vedere cosa si sviluppa. A volte cambiando un solo elemento, come la musica o un costume, si può dare nuova vita ad ogni cosa. I Momix sono sempre un costante mix di musica, costumi, luci e ombre, video, danzatori, teatro, coreografia e illusione e come tutti questi elementi interagiscono e connettono.
Movimenti planari, creature non umane, danzatori con più arti, effetto di assenza di gravità, illusioni ottiche sorprendenti. Possiamo parlare di una dimensione extra-danza?
È una danza senza confini, potremmo dire così, e lo spettacolo ha sempre fatto parte della danza. Infatti, in realtà, io non penso in termini di danza, ma più in termini di immagini in movimento. Credo davvero che vada al di là della danza e diventi molto più teatro fisico, visuale.
La Sua fonte di ispirazione nel modo in cui estende le possibilità del corpo umano?
Ho sempre attinto le immagini dal mondo delle piante, degli animali e dei minerali. Il mio interesse consiste in come la forma umana si relazioni a forme non-umane.
Cosa è la natura per Moses Pendetlon e cosa è l’arte?
Sono interessato alla magia. E la natura, per sua natura, è illusionistica, cosa che mi ha sempre affascinato. Concordo con Monet – che la paesaggistica sia una forma d’arte.
Per Lei che importanza ha l’improvvisazione?
Noi utilizziamo l’improvvisazione per scoprire nuove idee e movimenti attingendo dall’inconscio. Inizialmente non si dovrebbe pensare troppo e bisognerebbe lasciare il corpo associare liberamente e rispondere organicamente alla musica o ad un arredo scenico e poi curare ed organizzare tutto il materiale grezzo generato da questo processo. La parte di improvvisazione è molto divertente. La cosa difficile è correggerlo ed organizzarlo in qualcosa che possa essere presentato sul palcoscenico.
Fantasia o realtà?
Come fantasista, la fantasia è la mia realtà.
Come converte il Suo mondo interiore in arte?
Attraverso l’interazione tra piante, persone, musica, attraverso l’interno e l’esterno la via è sempre aperta. Tendo a vivere all’esterno e portare me stesso all’interno quando sono in studio. E poi vedo cosa succede.
Il Suo processo di creazione ha origine da una sorta di necessità profondamente radicata nella Sua mente o da stimoli esterni?
Sono sicuro che lo devo fare, non so il perché. Ma ho bisogno di stimoli, tutti ne abbiamo bisogno.
lunedì 7 luglio 2014
lunedì 30 giugno 2014
venerdì 6 giugno 2014
mercoledì 21 maggio 2014
MANIFESTO DEL MADE IN TUSCANY
Per realizzare prodotti Made in Tuscany si deve volerlo dentro, sentire un forte bisogno di espressione e cercarlo in ogni nostro viaggio, in ogni cosa; ideare buttandosi oltre i limiti della ragione, aver sempre cura del bello ..... . .. . sorridere sempre.. . .
Per produrre Made in Tuscany si deve essere curiosi, cercare legami fra cose che non ne hanno, fra spunti lontani fra loro; collegare i sensi ed aprire la mente.
Imparare a conoscere le superfici dei materiali per esaltarne il valore nascosto delle imperfezioni.Saper apprezzare la bellezza del nostro passato, di ogni quadro appeso, di ogni linea tracciata dalla natura disegnando le colline. Bisogna assaporare con gli occhi e lasciarsi andare al fascino di una porta antica di un borgo toscano.
Si definisce arte toscana ogni creazione nata e prodotta da mani pensanti nella regione, solo dopo aver assaporato il vino ed il rosmarino, il sole al vento, aver cercato angoli di paradiso e scalato in vetta i nostri monti..
E' necessario saper apprezzare il fascino della ruggine ed il peso della polvere sulle cose vissute.
Saper osare con l'immaginazione e godere il più possibile di un tramonto sulle colline locali; avere i polmoni liberi respirando la salsedine marina ed utilizzar le mani per impastar la sabbia con la fantasia.
Fare memoria di tutto e lasciarsi ispirare dal proprio bagaglio culturale. Osare..andare oltre senza dimenticare..ma ricercare, ritagliare ed accostare..unire, congiungere, plasmare, associare..definire cuocere e sognare..
Il segreto è domandarsi il perché delle cose e cercare di fare meglio consultando chi ha più esperienza. Prodotti unici nel suo genere con una storia dentro; che sia arte di qualsiasi tipo, essenzialmente bella nel suo valore intrinseco.. Arte Toscana.
M.Alkimia design
giovedì 15 maggio 2014
martedì 13 maggio 2014
mercoledì 7 maggio 2014
lunedì 14 aprile 2014
venerdì 11 aprile 2014
martedì 8 aprile 2014
sabato 5 aprile 2014
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